
Produttori di Barolo e dei grandi vini delle Langhe in Serralunga d’Alba

Nati nel 1858 dalla storia d’amore tra il Re d’Italia, Vittorio Emanuele II e Rosa Vercellana. Da sempre siamo una comunità, unita intorno al rispetto della terra, oggi con 120 ettari certificati a BIOLOGICO che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d’Italia.

1858 anno di fondazione

120 ettari di viticoltura biologica

5.000.000 Kg di uva pigiata all’anno

5 diversi cru di Barolo

2.500.000 bottiglie di Barolo in affinamento

170 collaboratori

285 conferenti

61 paesi nel mondo
Siamo artigiani, favoriamo l’interazione tra vitigno, suolo e la mano dell’uomo
Questo ci permette di esaltare al meglio il carattere di ogni singolo vino, che diventa espressione di un territorio. Siamo artigiani, ma con i numeri di una grande azienda.
Siamo tra i più grandi produttori privati di Barolo. Barolo iconici come il nostro Barolo Serralunga d’Alba e il Barolo classico. Piccole produzioni di nicchia come il Barolo Vigna La Rosa, Vigna La Villa, Vigna La Delizia, oppure le M.G.A. Fontanafredda, Parafada e Meriame.
La nostra produzione annua rappresenta circa il 6% dell’intera denominazione. Produciamo le più importanti DOC e DOCG del basso Piemonte, lavorando su un territorio vasto che ci permette di garantire una qualità costante, divisa tra Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, e altri rossi tipici per il 44%, Arneis, Gavi, Chardonnay, Moscato e altri bianchi tipici per il 26%, Alta Langa Metodo Classico e Asti spumante per il 30%.
La missione di essere bioagricoltori

Abbiamo 120 ettari di proprietà, suddivisi nei comuni di Serralunga d’Alba, Barolo, Diano d’Alba, Dogliani, Farigliano, Alba e Rodello, su una fascia altimetriche che varia tra i 250 ai 420 metri sul livello del mare, coltivati a Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Nascetta, Pinot Nero, Chardonnay e Moscato che rappresentano la base di partenza per la grande qualità dei nostri vini.
Il clima è tipicamente continentale, ma con grande variabilità di precipitazioni e di somme termiche che determinano la straordinaria diversità delle vendemmie.
La ricchezza dei nostri suoli è data dalla loro composizione principalmente calcarea con tessiture diverse anche solo a distanza di pochi metri, spaziando da terreni più sciolti, con sabbie anche vicine al 50% come la parte finale di Serralunga d’Alba e Barolo, oppure più limosi e argillosi come quelli della parte più alta di Serralunga.
Le nostre viti sono vecchie, impiantate tra il 1940 e il 1999 e questo ci permette di avere grandi profondità radicali che vanno a premiare la diversità qualitativa di ogni singola M.G.A.. Per i rimpiazzi/reimpianti dei nostri vigneti utilizziamo selezioni massali di nostra proprietà per mantenere lo stesso materiale genetico che da sempre contraddistingue Fontanafredda. Sperimentiamo su piccole porzioni nuovi sesti d’impianto o porta innesti che favoriscono un’agricoltura pulita.
Siamo tra gli ultimi produttori a conservare un bosco di 12 ettari in bassa Langa. Questo ci aiuta ad aumentare la biodiversità vegetale e animale che agevola la nostra agricoltura BIOLOGICA, iniziata nel 2015 e certificata nel 2018. No erbicidi, no pesticidi, no concimi di sintesi.
Praticando agricoltura biologica stimoliamo il rapporto simbiotico tra vigneto e bosco con le rispettive fauna e flora spontanee. Mantenendo intatte le caratteristiche pedologiche dei nostri suoli, incrementiamo lo sviluppo dei microorganismi che determinano la quantità di sostanza organica dei nostri terreni per l’arricchimento della biodiversità.
Per noi il Biologico non è solo un modello di agricoltura ma uno stile di vita, che comporta l’immedesimazione nella pianta in quanto essere vivente, eliminando tutta la chimica inutile.
la certificazione del biologico
Una comunità di agricoltori per una terra più pulita
60 anni di relazioni e rapporti umani ci hanno permesso di costruire una grande comunità di agricoltori con vigneti in posizioni straordinarie che, generazione dopo generazione, continuano a garantirci una grande qualità dell’uva Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Freisa, Arneis, Gavi, Riesling, Timorasso, Pinot Nero, Chardonnay e Moscato.
Crediamo di avere un ruolo sociale importante nei confronti di tutto il territorio delle Langhe, ed è per questo che da 10 anni stiamo lavorando fianco a fianco dei nostri contadini, cercando di sensibilizzarli ad un’agricoltura più pulita, che tenda al biologico. Questo significa rispettare la terra e le persone, lasciare il suolo più pulito di come l’abbiamo trovato, per le generazioni future.
vigneti










La raccolta un sentimento magico

La nostra uva viene raccolta rigorosamente a mano.
La chiave per produrre un grande vino è raccogliere al momento giusto, ossia quando è stata raggiunta una perfetta maturazione non solo zuccherina e fenologica, ma anche fisiologica.
Quando zuccheri, tannini e acidità, sono in completa armonia, allora è il momento giusto nel quale raccogliamo.
Se si sbaglia anche solo di qualche giorno si rischia di non raggiungere equilibrio nel vino. La vendemmia è un momento magico dove la paura si contrappone alla speranza, per terminare con la gioia in una giornata di festa.
La fermentazione è l’energia del nostro vino

Quando hai una grande materia prima devi essere bravo a non rovinarla. A seconda della tipologia dell’uva, fermentiamo in modi diversi cercando di esaltare quello che la terra è in grado di offrirci.
Da alcuni anni, grazie all’università di Torino, abbiamo selezionato i lieviti provenienti dai nostri vigneti. Così possiamo condurre diverse fermentazioni con lieviti autoctoni a seconda dell’uva, esaltandone la tipicità e le caratteristiche varietali nei nostri vini.
Le basi spumante
Pinot Nero e Chardonnay sono le nostre basi spumante. Lavoriamo affinché l’intervallo di tempo tra la raccolta e la spremitura sia il più breve possibile. Questo ci permette di mantenere un quadro aromatico puro e ricco. Agiamo in modo differente sulle pressature e sulle macerazioni pellicolari per estrarre polifenoli e antociani diversi a seconda di cosa vogliamo ottenere:
- Blanc de Blanc
- Blanc de Noir
- Rosè
La precisione e la massima cura nell’assaggio durante la macerazione sono fondamentali per determinare la durata del contatto. Raggiunta l’estrazione desiderata iniziano le fermentazioni a basse temperature, al fine di mantenere intatta la freschezza dei profumi. Dopo qualche mese di affinamento, il vino viene imbottigliato per la rifermentazione in bottiglia, con una carica di lieviti attivi addirittura di un miliardo di cellule per bottiglia. Questo genererà una bollicina fine, persistente e precisa.
I Bianchi
Fermentiamo i nostri vini bianchi in modo diverso a seconda della varietà: fermentazioni classiche senza il contatto con le bucce sull’Arneis, fermentazioni con contatti pellicolari tra le 3 e le 18 ore sul Riesling o sullo Chardonnay, fino ad arrivare alle nuove sperimentazioni di fermentazioni a grappolo intero.
I Rossi
Le fermentazione dei vini rossi, grazie a secolari tradizioni, spaziano a seconda della varietà che vinifichiamo. Il Dolcetto fermenta a contatto con le bucce per 10/12 giorni, ma viene svinato prima della fine della fermentazione in modo da non estrarre tannini amari. Barbera e Nebbiolo fanno fermentazioni pellicolari di 12/15 giorni a temperature medie dai 24ºC ai 28ºC e, finita la fermentazione, la prima viene svinata, mentre il secondo fa ancora 5/10 giorni di macerazione per esaltare l’eleganza.
I Barolo
Il Nebbiolo da Barolo cambia a seconda della tipologia che produciamo.
Il “Barolo Classico” fa fermentazioni pellicolari di 12/15 giorni a temperature medie dai 24ºC ai 28ºC. Finita la fermentazione il vino viene messo in macerazione a cappello sommerso, immergendo le bucce nel vino per 20 giorni, permettendo una migliore estrazione, un tannino più fine e una struttura più lineare che dona longevità al vino.
Il Barolo Serralunga d’Alba ha due anime, fermentazioni lunghe con macerazioni a cappello sommerso per i vigneti più “austeri” e fermentazioni più veloci, che premiano l’eleganza e la finezza per i vigneti più ricchi di sabbie. L’unione di questi due vini origina un vino complesso, ricco di frutta rossa e spezie, esaltando la tipica struttura di Serralunga.
Il Barolo Proprietà in Fontanafredda, solitamente non fa macerazioni, ma viene subito svinato e portato in legno posticipando la fermentazione malolattica alla primavera successiva. In questo modo riusciamo a dare una “nuova” freschezza al vino e ampliare l’eleganza e la finezza della parte bassa di Serralunga.
I Barolo Fontanafredda Vigna La Rosa, e Vigna La Villa invece, fanno macerazioni medie di 15 giorni, cercando di mantenere più corpo e al contempo di ottenere più struttura.
Il Barolo Vigna la Delizia, fa macerazioni lunghe anche di 45/50 giorni, andando ad esaltare la particolarità di questo suolo, amplificando la struttura, la freschezza mentolata e le note di incenso tipiche di questo terroir.
Il Barolo Parafada, fermenta in tonneau 50% a grappolo intero e 50% pigiadiraspato, a fine fermentazione viene svinato e assemblato, cosi come il fa anche il Meriame, questo serve per esaltare la dolcezza e allo stesso tempo le note vegetali e tanniche tipiche di questo terroir.
L’arte di saper aspettare

L’affinamento è la lenta maturazione del vino che giorno dopo giorno trova la sua perfetta armonia. Affinare significa infatti perfezionare, conferire il giusto equilibro al vino per armonizzarlo.
Un processo che richiede pazienza, esperienza e conoscenza, secondo cui ogni vino necessita di tempi, tecniche e cure differenti.
La scelta del tipo di botte e del tipo di legno è uno dei momenti più importanti dell’affinamento, dove seguendo i disciplinari, studiamo e immaginiamo i processi di invecchiamento dei nostri vini, cercando di esaltarne al meglio il carattere e la personalità.
Usiamo l’acciaio per vini bianchi freschi e le Bollicine dolci Metodo Martinotti, tonneau (500 l) e barrique (225 l) per alcuni bianchi da invecchiamento, che per la loro dimensione e spessore generano una maggiore interazione con l’esterno e meglio si prestano per l’affinamento di questi vini. Il legno di queste botti ha uno spessore di 3 centimetri circa, pertanto la quantità di ossigeno scambiata con l’esterno è maggiore rispetto alle botti grandi, che hanno uno spessore di circa 8 centimetri.
Per i rossi freschi usiamo il cemento e, come vuole la tradizione, per l’affinamento dei Barolo e dei grandi rossi strutturati delle Langhe, nelle nostre cantine ottocentesche utilizziamo grandi botti (20 a 140 hl) in rovere di Slavonia, per conferire al vino più austerità e verticalità, e in Rovere Francese per avere più dolcezza.
Quando capiamo che i nostri vini sono come li avevamo immaginati entrano in bottiglia: un momento cruciale, che grazie all’utilizzo di gas inerti ci permette di ridurre i contenuti di solforosa.
Il periodo in bottiglia dipende della tipologia del vino, un tempo molto prezioso e fondamentale, in particolare per i nostri Alta Langa Metodo Classico, che trascorrono almeno 30 mesi sui lieviti per esaltare i profumi ampi e complessi di questi vini.